Come nasce l’idea
Metti un pomeriggio freddo del 2014, bevendo una tazza di caffè, Giovanni racconta l’entusiasmante esperienza di aver visto ballare in milonga una ragazza con la Sindrome di Down, detta anche Trisomia 21. Da quella esperienza matura l’idea di coinvolgere le persone con sindrome di Down nel mondo del tango.
L’unione professionale tra Giovanni Eredia, istruttore di Tango, e Eleonora Paparo, psicologa, psicoterapeuta e ballerina di tango, ha reso possibile la stesura del Progetto Pablo Tango Trisomia 21 chiamato Pablo Tango T21. |
Il Progetto
Avviato nel gennaio 2015 con il supporto iniziale dell’Associazione Trisomia 21 e i volontari della scuola Pablo Tango Firenze. Nel primo semestre sono stati svolti alcuni incontri introduttivi al tango, presentando la storia e le radici di questo ballo, sperimentando l’apprendimento e la partecipazione in milonga, dove i ragazzi hanno potuto ballare i loro primi passi.
La risposta dei giovani con sindrome di Down è stata entusiasmante. Hanno partecipato con interesse mostrando concentrazione e motivazione allo studio dei passi di tango. Abbiamo potuto osservare dei miglioramenti di tipo motorio e relazionale fin dai primi incontri. Oggi il progetto è una solida realtà a Firenze e nuove città come Roma, Bologna, Nardò hanno sposato il progetto aprendo dei nuovi centri TangoT21. Ha vinto il “Bando per l’incentivazione di progetti innovativi” promosso da UISP Firenze per le finalità, la metodologia e l’ambito di intervento del progetto meritevole e affine ai valori dello sport per tutti. Con il patrocinio del Comune di Firenze e con il sostegno di associazioni e aziende oggi è in continua crescita ed evoluzione. |
Obiettivi
Il progetto proposto dalla A.s.d. PabloTangoFirenze, si rivolge a giovani adulti con sindrome di Down e, attraverso lezioni gratuite, vuole promuovere l’integrazione e l’inclusione sociale in un’ottica di condivisione della passione Tango tra i soggetti
coinvolti. La bellezza del progetto Tango T21 è dare alle persone con sindrome di Down l’opportunità di uscire dalla dinamica “associazione-famiglia” (fondamentale per la crescita, la sicurezza e l’autonomia) e frequentare un luogo di studio e divertimento, insieme ad altri appassionati tangheri. L’obiettivo finale è che i ragazzi possano andare in Milonga (il luogo adibito al ballo del tango) e ballare con tutti, scoprendo l’unicità dell’abbraccio del tango in ogni tanda (la sequenza dei brani). Crediamo fortemente che questa attività, sia uno degli strumenti utili ad agevolare la relazione tra persone, oltre che ad acquisire una migliore motricità, accrescere la consapevolezza del proprio respiro e del linguaggio corporeo. Le lezioni sono pensate e programmate per facilitare l’apprendimento e l’inclusività tra persone con sindrome di Down e altri tangheri dai 18 anni di età. Le lezioni sono aperte a tutti i tangheri. Gruppi massimo con 18 allievi. |